Le attrazioni naturali nei dintorni di San Gemini

Il borgo di San Gemini è situato in una zona ricca di meravigliose attrazioni naturali alcune, addirittura, conosciute e celebrate in tutto il mondo da secoli come la Cascata delle Marmore e le Fonti del Clitunno.

Se amate la natura, durante un break a San Gemini potete, quindi, regalarvi indimenticabili escursioni alla scoperta di suggestivi luoghi naturali per ammirarne flora e fauna, per scoprirne la lunga storia o per praticare, anche, emozionanti sport come il rafting.

Scoprite, allora, 5 attrazioni naturali da visitare nei dintorni di San Gemini:

La Cascata delle Marmore e il suo Parco Naturale

La Cascata delle Marmore, grazie alla sua altezza pari a 165 metri, è una delle cascate artificiali più alte del mondo ed è stata realizzata nel 271 A.C. dai Romani per drenare le acque stagnanti che circondavano Rieti.

Questa meravigliosa cascata, visitata nel corso dei secoli da numerose personalità illustri e diventata nell’Ottocento una meta imperdibile del Gran Tour in Italia, è circondata da una rigogliosa vegetazione mediterranea che si caratterizza per un’enorme biodiversità. Qui si possono, infatti, ammirare specie di piante e animali, soprattutto uccelli, ormai in via di estinzione.

Durante una visita al Parco delle Marmore è, inoltre, possibile seguire diversi sentieri tematici che consentono di ammirare la cascata da vari belvedere e punti di osservazione per godere appieno della straordinaria bellezza delle acque che si rifrangono sulle rocce.

I più avventurosi, inoltre, possono regalarsi un tour alla scoperta delle grotte scavate nel corso dei millenni dall’erosione dell’acqua.

  • Informazioni utili: per vedere la Cascata delle Marmore e accedere al suo parco naturale è necessario pagare un biglietto.

Le Fonti del Clitunno

Le Fonti del Clitunno sono un parco naturalistico che si estende su un’area di oltre 10.000 metri quadrati nel comune di Campello sul Clitunno, tra Spoleto e Foligno.

In questo luogo incantato vi sono le sorgenti del fiume Clitunno che formano un incantevole laghetto che offre ai suoi visitatori uno scorcio naturale che pare uscito da un libro delle fiabe. Questo limpido specchio d’acqua è, infatti, circondato da salici e pioppi cipressini ed è popolato da cigni e anatre che nuotano tra nasturzi acquatici.

Al tempo dei Romani, le fonti del Clitunno erano sacre e qui venne costruito il Tempio del Dio Giove Clitunno, personificazione delle acque del fiume.

Durante la metà del 1.800 il Conte Paolo Campello della Spina decise, inoltre, di abbellire questo stupendo scenario naturale facendovi piantare diverse specie di piante, anche acquatiche, e introducendovi famiglie di animali per creare una sorta di paradiso terrestre dove ritemprare mente e spirito.

Nel corso dei secoli numerosi scrittori e poeti raggiunsero questo magico luogo e ne cantarono le lodi, tra i più conosciuti dell’antichità vi sono Plinio il Giovane e Virgilio che ne scrisse nelle sue Georgiche. In tempi più recenti, Byron lo citò nel quarto canto del Child’s Harold Pilmigrage, e Carducci, la cui visita è testimoniata da una stele commemorativa posta all’interno del Parco, gli dedicò una delle sue Odi Barbare.

  • Informazioni utili: i bambini di età inferiore ai 10 anni accompagnati da genitori non pagano il ticket d’ingresso.

 

Il Parco della Fonte

Il Parco della Fonte di San Gemini si estende su un territorio di oltre 6 ettari ed è stato creato nel 1889 su richiesta della prima proprietà dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua Sangemini.

Il desiderio era, infatti, quello di creare un’area dove chiunque potesse beneficiare delle straordinarie proprietà terapeutiche dell’acqua che sgorga dalle celebri Fonti Sangemini e Fabia.

Quest’acqua, proveniente dal massiccio del Monte Torre Maggiore, si caratterizza per un alto contenuto di calcio e di altri elementi utili al benessere psicofisico come bicarbonati, fluoro, potassio e magnesio. La sua assunzione previene, quindi, l’osteoporosi, migliora il tono muscolare e aiuta a regolare la pressione sanguigna.

Durante tutto il Novecento, il Parco della Fonte è stato un punto di riferimento per chiunque desiderasse beneficiare delle proprietà dell’acqua delle sue fonti e al contempo volesse immergersi in una suggestiva area verde, dove trascorrere giornate all’insegna del relax o della convivialità.

Chiuso nel 2014 e riaperto solo nella primavera del 2018, grazie all’Associazione Pro Loco San Gemini, questo ampio parco si caratterizza, inoltre, per la presenza di querce secolari e rigogliose piante della macchia mediterranea. È, inoltre, costellato da bassorilievi di ceramica creati da artisti del territorio e offre diverse strutture sportive, come campi da tennis e minigolf.

Grazie, quindi, agli incredibili sforzi fatti dalla Pro Loco San Gemini, il Parco della Fonte è tornato a regalare ai suoi fruitori giornate all’insegna del benessere, della natura, dello sport e della cultura. Durante la primavera e l’estate vi si tengono, infatti, numerosi eventi musicali e degustazioni di prodotti enogastronomici del territorio umbro.

  • Informazioni utili: per accedere al Parco è necessario pagare un piccolo contributo.

Il Lago di Piediluco

Il Lago di Piediluco è un pittoresco e ampio specchio d’acqua che prende il nome dal suggestivo borgo di origini medioevali che bagna.

Questo meraviglioso e tranquillo lago è circondato da diversi rilievi montuosi tra cui la Montagna dell’Eco che rimanda, appunto, un incredibile eco.

Il Lago di Piediluco è un luogo perfetto per regalarsi una rilassante giornata immersi nel verde o per praticare sport acquatici come canotaggio, vela o sci acquatico.

  • Informazioni utili: durante una visita al Lago di Piediluco è consigliata un’escursione in battello sulle sue acque per ammirarne le rive da varie prospettive.

Il Parco fluviale del Nera

Il Parco fluviale del Nera è situato in provincia di Terni e circonda il fiume Nera per circa 20 km fino alla Cascata delle Marmore.

Questa area naturale presenta una variegata flora costituita da olivi, boschi di latifoglie e piante della macchia mediterranea come lecci e pini d’Aleppo e una fauna che include diversi uccelli rapaci come il gheppio e il biancone. Il parco è, inoltre, abitato da migliaia di pipistrelli che durante l’inverno si rifugiano nelle grotte della Cascata delle Marmore.

Il Parco fluviale del Nera è, anche, costellato da numerosi incantevoli borghi medioevali perfettamente conservati come Torre Orsina, Casteldilago e Ferentillo e da reperti di archeologia industriale come centrali idroelettriche e fabbriche, oggi dismesse. Una chicca da visitare è l’ex stabilimento elettrochimico di Papigno, location scelta da Roberto Benigni per girare molte scene del film “La vita è bella”, vincitore di 3 Premi Oscar.

Una visita a Parco fluviale del Nera può, inoltre, rappresentare l’occasione per fare una bella escursione in mountain bike o per regalarsi l’emozione di fare rafting lungo il suo tortuoso corso.

  • Informazioni utili: all’interno del Parco Fluviale del Nera vi è il Parco Avventura Nahar che offre tante divertenti attrazioni come ponti tibetani, passerelle tirolesi, tronchi mobili e liane.