Cosa vedere ad Amelia, 5 attrazioni imperdibili
Amelia è una piccola e incantevole cittadina adagiata sulle colline umbro-laziali in provincia di Terni, a soli 30 Km da San Gemini.
Questa cittadina vanta una storia lunghissima, la sua edificazione risale al 1.100 A.C. e, probabilmente, è uno dei più antichi insediamenti abitativi dell’Italia centrale.
Ad Amelia sono, quindi, visibili numerose testimonianze del suo passato, basti pensare che dopo Carsulae è il luogo umbro che vanta la maggior concentrazione di reperti storici risalenti all’Epoca Romana.
In questa cittadina sono presenti, anche, interessanti testimonianze preromane, medievali e rinascimentali che regalano ai visitatori un viaggio attraverso le principali epoche storiche.
Scoprite, allora, cosa vedere ad Amelia in un giorno:
Le Mura
Non appena si giunge ad Amelia, è impossibile non notare il vasto e imponente complesso murario che cinge il borgo antico e che rappresenta una delle sue più antiche e preziose testimonianze storiche.
Le mura di Amelia sono costituite da diverse porzioni risalenti ai suoi vari periodi storici. La parte di mura più antiche risalgono al VII – VI secolo a.C., si caratterizzano per essere costituite da enormi massi e sono visibili tra il Teatro Sociale e Porta della Valle, una delle tante porte di questa città e la più suggestiva per la vista che offre sul territorio circostante.
La cinta muraria della parte superiore di Amelia risale, invece, alla tarda Epoca Romana e al primo Medioevo ed è interrotta da diversi varchi, come Porta Romana, Porta Leone IV e Porta Posterola che consentivano l’accesso al borgo.
Le Cisterne Romane
Nella sua lunga e movimentata storia, Amelia ha vissuto un momento di particolare espansione durante l’Epoca Romana e, infatti, le testimonianze di questa Età dell’Oro sono ancora numerosissime e includono le suggestive Cisterne Romane.
Tali cisterne sono state costruite tra il II e I secolo a.C sotto al forum che oggi corrisponde a Piazza Matteotti e presentano 10 ambienti intercomunicanti tra loro di uguale grandezza.
La straordinarietà dell’ingegno che ha portato alla loro costruzione è evidenziato dal fatto che tali Cisterne Romane, oltre che presentarsi in un ottimo stato di conservazione, sono ancora funzionanti dopo duemila anni dalla loro costruzione.
- Informazioni utili: per accedere alle Cisterne Romane è necessario pagare un ticket d’ingresso che consente l’accesso, anche, ad altri 15 musei del Circuito Museale Umbro tra cui il Museo Civico Archeologico e il Palazzo Petrignani di Amelia. Il biglietto intero costa 7 euro, il biglietto ridotto per bambini dai 6 ai 14 anni costa 2 euro, mentre i bimbi fino ai 5 anni d’età entrano gratuitamente.
Il Museo Civico Archeologico
Un’altra importante attrazione da vedere ad Amelia per regalarsi un viaggio nella sua lunga storia è il Museo Civico Archeologico ospitato in un ex convento francescano del XIII-XIV.
Questo museo custodisce importanti reperti archeologici risalenti all’ epoca preromana, romana e altomedievale.
Tra i più interessanti reperti vi sono ricchi corredi funerari, gioielli e monete, che evidenziano la presenza di traffici commerciali con l’Antica Grecia, ritrovati in un’antichissima necropoli preromana.
Altri importanti reperti sono lo scheletro di un cane sepolto vicino a un bambino, testimonianza del lungo legame di amicizia tra i discendenti del lupo e l’uomo e la stupenda statua bronzea, alta più di due metri, del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico.
- Informazioni utili: per accedere al Museo Archeologico è necessario pagare un ticket d’ingresso che consente l’accesso, anche, ad altri 15 musei del Circuito Museale Umbro tra cui le Cisterne Romane e Palazzo Perpignani. Il biglietto intero costa 7 euro, il biglietto ridotto per bambini dai 6 ai 14 anni costa 2 euro, mentre i bimbi fino ai 5 anni d’età entrano gratuitamente.
Il Palazzo Petrignani
Un altro interessante edificio storico da vedere ad Amelia è Palazzo Petrignani sito in Piazza Marconi, uno dei principali e più vivaci luoghi di aggregazione di questa cittadina.
La costruzione di Palazzo Petrignani iniziò nel 1571 per volere di Fantino Petrignani, uno dei protettori di Caravaggio e oggi rappresenta un maestoso esempio di edificio nobiliare del Cinquecento.
Di particolare pregio sono i bellissimi affreschi, attribuibili alla scuola degli Zuccari, che adornano le sue pareti e i suoi soffitti.
- Informazioni utili: per accedere a Palazzo Petrignani è necessario pagare un ticket d’ingresso che consente l’accesso, anche, ad altri 15 musei del Circuito Museale Umbro tra cui il Museo Civico Archeologico e le Cisterne Romane. Il biglietto intero costa 7 euro, il biglietto ridotto per bambini dai 6 ai 14 anni costa 2 euro, mentre i bimbi fino ai 5 anni d’età entrano gratuitamente.
Il Palazzo Farattini
Tra le principali attrazioni da vedere ad Amelia vi è, inoltre, Palazzo Farattini, uno dei più importanti edifici di questa cittadina costruito su preesistenti terme romane i cui resti sono ancora, visibili in parte nei suoi sotterranei.
La costruzione di Palazzo Farattini risale al 1520 su disegno di Antonio da Sangallo il Giovane.
Successivamente, questo promettente architetto ricevette dal cardinale Alessandro Farnese, divenuto poi Papa Paolo III, l’incarico di costruire Palazzo Farnese a Roma, terminato poi da Michelangelo. Questo importante palazzo romano era considerato una delle “Quattro meraviglie di Roma” un termine in voga fino al 1800 per identificare 4 edifici di Roma che spiccavano per il loro fasto e notorietà, ovvero Palazzo Farnese, Palazzo Borghese, Palazzo Caetani oggi Ruspoli e Palazzo Sciarra-Colonna.
Il Palazzo Farattini di Amelia può, quindi, considerarsi il prototipo di una tipologia di residenza signorile divenuta poi molto di moda.
- Informazioni utili: Palazzo Farattini è stato trasformato in una struttura ricettiva e attualmente è visitabile solo dall’esterno in quanto è in fase di restauro a causa dei danni provocati dagli ultimi terremoti che hanno devastato il centro Italia.